L’analisi Unrae riscontra un incremento di questo tipo di contratti dell’11,4% che dall’inizio dell’anno ad oggi hanno raggiunto quasi le 300 mila unità. Boom di auto diesel per tutti gli utilizzatori, mentre tra i privati è il Sud a scegliere il lungo termine
Compro o noleggio? Se questo era il dilemma, gli ultimi dati sembrano averlo sciolto. Almeno in parte. Il noleggio a lungo termine, infatti, sta prendendo sempre più piede tra le aziende e i privati italiani. Comodità di gestione, servizi completi e aggiuntivi, nessun capitale importante da immobilizzare, zero affanno nella rivendita del bene a quattro ruote: sono solo alcuni dei motivi che catalizzano l’attenzione dei consumatori-automobilisti e dell’area business verso questa formula.
Il dettaglio
Con 45.652 contratti stipulati il dato sui privati che scelgono il noleggio a lungo termine rimane in linea con il 2021. La maggior parte degli italiani ha scelto aziende non automotive per sottoscrivere il noleggio (70,5%), il 3,3% si è affidata a dealer e costruttori, il 5,7% a società di noleggio a breve termine e il 4,7% a società di noleggio a lungo termine, che crescono molto rispetto allo scorso anno principalmente per motivi legati alla disponibilità dei veicoli. La durata media dei contratti stipulati è di 23 mesi, in leggera flessione rispetto ai 27 mesi del primo semestre 2021.
Benzina o diesel?
La scelta dell’alimentazione rimane il più grande cruccio per chi decide di noleggiare un’auto a lungo termine. Il diesel resta il più gettonato dagli italiani, con il 36,4% delle preferenze, pur perdendo 5 punti percentuali. Le auto a benzina rimangono al secondo posto con il 22,9% dei contratti ma crescono le ibride: le mild hybrid al 21,5% (+4% rispetto al 2021) e le plug-in con il 10%. A completare la rosa ci sono le elettriche al 4,3% e le GPL e metano al 5%.
La varietà di scelta si riduce quando si analizzano i contratti delle società: il nolo a breve ha preferito per il 45,1% vetture diesel, per il 35,5% auto a benzina (entrambi in crescita rispetto ad un anno fa) e 15,7% vetture ibride; le società di noleggio a lungo hanno scelto in maggioranza diesel (54,5%), per il 25,6% benzina e per il 18,3% auto ibride.
Le carrozzerie più scelte
I privati italiani che scelgono di noleggiare a lungo termine la propria auto scelgono una crossover nel 40,3% dei casi, mentre le aziende non fanno troppa differenza tra questo tipo di carrozzeria e le berline, entrambe al 30%. Le berline risultano le preferite anche di dealer e costruttori e società di noleggio a lungo e breve termine. La divisione in segmenti vede le C come le più scelte da privati, utenti con noleggio a lungo termine e non automotive mentre gli utilizzatori a breve termine preferiscono le utilitarie, così come si affidano al segmento B dealer e costruttori.
La mappa del noleggio a lungo termine
Le regioni del Sud Italia sono quelle in cui i privati scelgono
maggiormente il noleggio a lungo termine, anche in virtù di costi
assicurativi molto alti. Al primo posto c’è la Calabria con il 38,2%, segue la Puglia con il 31,7% e la Campania al 30,9%. Napoli è invece la provincia con più contratti NLT (31,4%).
Per il 29,3% sarà un’auto elettrica e per il 23,3% sarà una a motorizzazione tradizionale
PER IL 41,3% DEGLI ITALIANI LA PROSSIMA AUTO SARA' IBRIDA
Per
il 41,3% degli italiani la prossima auto sarà un’ibrida, per il 29,3%
sarà un’auto elettrica e per il 23,3% una a motorizzazione tradizionale,
mentre il 6,1% degli italiani ha in programma di passare all’uso di
servizi di mobilità in sostituzione dell’auto in proprietà. Questi dati
emergono dall’inchiesta Doxa realizzata per AMINA (Associazione Mediatori Italiani Noleggio Auto) "Noleggio ed elettrificazione nella mobilità del futuro".
Se si considerano le modalità di acquisizione della prossima auto la
proprietà resta quella preferita, con una percentuale pari al 65,9%. Il
noleggio a lungo termine però guadagna quote di mercato anche tra gli
utenti privati, attestandosi ad una quota pari al 28%. “La
moltiplicazione delle soluzioni tecnologiche e delle formule di
acquisizione a disposizione dei clienti - sottolinea Iacopo Chelazzi,
presidente di Amina - impone una formazione puntuale e costante del
personale a contatto con gli interessati, e in particolare dei broker.
Per questo è nato il corso per ottenere la qualifica di AMINA Mobility
Consultant”.
L’inchiesta "Noleggio ed elettrificazione nella mobilità del futuro"
consente di avere una panoramica anche riguardo al livello di conoscenza
dichiarato dagli intervistati in merito alle nuove tecnologie
disponibili nel settore automobilistico. Per quanto riguarda il full
hybrid, il livello di conoscenza dichiarato dagli italiani ottiene una
valutazione pari a 6,2 (in una scala da un minimo di 1 a un massimo di
10) e quindi appena sopra la sufficienza. Al di sotto della sufficienza
si pone invece il livello di conoscenza del Mild Hybrid, con una
valutazione pari a 5,2. La tecnologia Plug-In Hybrid ottiene una
valutazione pari a 5,5, e quindi ancora al di sotto della sufficienza.
Si torna al di sopra della sufficienza con la trazione elettrica, il cui
livello di conoscenza degli italiani è stato valutato con un punteggio
pari a 6,2. Molto più bassa la conoscenza della trazione a idrogeno,
pari a 4,7.
Agli interpellati è stato inoltre chiesto di dare una valutazione in
merito al numero di anni necessari per completare il passaggio alla
mobilità elettrica. La maggioranza degli italiani (40%) pensa che ci
vorranno da cinque a dieci anni per concludere tale passaggio. Coloro
che pensano che ci vorranno da dieci a venti anni sono il 25%. Quelli
più ottimisti, che hanno indicato due anni, sono il 5%. Un po’ meno
ottimisti, ma comunque molto positivi, sono coloro che hanno indicato un
periodo di tempo tra due e cinque anni (il 19%). Ma ci sono anche
coloro che hanno espresso una visione pessimistica dei tempi necessari
per completare il passaggio alla mobilità elettrica. In particolare, il
7% degli interpellati ha dichiarato che saranno necessari più di venti
anni, mentre il 4% ha dichiarato che questo passaggio non si completerà
mai.
Di particolare interesse anche la valutazione espressa sulla conoscenza
del servizio di noleggio a lungo termine. In questo caso il 74% dei
rispondenti ha fornito una valutazione positiva, così suddivisa:
sufficiente 36%, buona 32%, ottima 6%. Di contro, il 26% degli italiani
ha fornito una valutazione negativa, suddivisa tra una conoscenza
mediocre (20%) e nulla (6%). Grazie ai dati elaborati nell’inchiesta è
stato possibile anche realizzare un identikit di chi conosce meglio il
noleggio a lungo termine, che è uomo, tra 35 e 44 anni, con un alto
livello di istruzione e proveniente da Sud e Isole. Lo stesso identikit
corrisponde al profilo del maggiore interessato al passaggio ai servizi
di mobilità (car sharing, car pooling, noleggio a lungo termine,
noleggio a breve termine, ecc.), in sostituzione dell’auto in proprietà.
“Dall’inchiesta condotta con Doxa – sottolinea Iacopo Chelazzi,
presidente di Amina – emerge una situazione in grande cambiamento
nell’intero comparto della mobilità e in particolare nel settore
automobilistico. Proprio per questo motivo AMINA, l’associazione che
raggruppa i mediatori nella proposizione di servizi di noleggio, ha
avvertito forte la necessità di dar vita a un percorso di formazione che
fornisse al personale delle aziende associate le conoscenze necessarie
per orientare al meglio le scelte dei clienti e allo stesso tempo fosse
una certificazione per testimoniare l’impegno delle aziende a venire
incontro alle necessità di chi si approccia al mondo del noleggio a
lungo termine. A questo scopo è stata creata la figura dell’AMINA
Mobility Consultant, ed è stato pensato un percorso formativo,
necessario per ottenere tale qualifica, che include elementi di
fiscalità, conoscenze manageriali, approfondimenti sulle motorizzazioni e
sulle più recenti tecnologie che caratterizzano le nuove auto e molto
altro ancora. I nostri corsi sono già partiti ed i primi AMINA Mobility
Consultant sono già stati certificati. Continueremo su questo percorso
perché crediamo fortemente che la formazione del personale sia una
chiave fondamentale per assistere i nostri clienti e guidarli nelle loro
scelte in tema di mobilità”.
Come sta evolvendo la mobilità nazionale? Gli italiani, venute meno le restrizioni, sono tornati a spostarsi come nel pre-pandemia? Come lo stanno facendo? E ancora, quanti si preparano ad acquistare una nuova vettura?
Da queste domande trae spunto il nuovo studio condotto da ANIASA, l’Associazione dei servizi di mobilità, e Bain & Company “La mobilità degli italiani riaccende i motori”: un’indagine sulla mobilità degli italiani condotta su un campione ampiamente rappresentativo di residenti nelle principali città italiane, intervistati nel mese di maggio 2022.
Le risposte fornite dallo studio confermano alcuni trend in atto dallo scorso anno e registrano diverse novità.
La prima è questa: circa il 90% degli italiani utilizza prevalentemente l’auto per muoversi. L‘auto ad uso personale è infatti il mezzo preferito da chi si muove nelle grandi città, seguito a distanza dal trasporto pubblico locale. Sono queste le due forme di trasporto che oggi garantiscono agli italiani il diritto alla mobilità.
Tutto il resto è confinato ad un utilizzo più saltuario e specifico (car sharing, bicicletta, taxi, monopattini), perché i mezzi cosiddetti “alternativi” vengono usati regolarmente (cioè tutti i giorni) solo dal 2-3% degli italiani. Lo scooter si avvicina al TPL e all’auto, ma con un profilo più stagionale. L’auto è ancora un mezzo imprescindibile per chi vive in Italia: infatti, come evidenziato dalla ricerca, addirittura il 60% di chi non l’ha utilizzata nel 2021 pensa invece di usarla nel corso del 2022. Sempre più auto quindi, non il contrario.
Perché gli italiani continuano a preferirla? Semplice, la trovano comoda e sicura. Le nuove forme di mobilità (ad esempio sharing o monopattini) vengono utilizzate da alcuni per la maggiore sostenibilità o per spostamenti veloci, ma sono per lo più un’alternativa all’andare a piedi e non all’automobile. Il motivo? Rispondono a casi d’uso diversi: uno (l’auto) ripetitivo e continuativo, l’altro sporadico e non ricorrente. Questa evidenza è confermata dal fatto che anche per chi usa di frequente i mezzi alternativi, l’auto è comunque sempre il secondo mezzo di trasporto.
Dopo 2 anni di sofferenza, nel 2022 torna a crescere la propensione a utilizzare il car sharing (+2%) ed i monopattini elettrici (+5%). Anche le formule di noleggio tornano a vedere un futuro roseo, dopo la difficile fase acuta della pandemia, con un +5% di propensione all’utilizzo per il lungo termine e +1% per il breve termine.
Il motivo di questo ritorno, secondo i consumatori, è una ritrovata disponibilità economica. L’analisi conferma come l’emergenza sanitaria sia stata di recente uno dei motivi principali per il mancato utilizzo dei mezzi condivisi (noleggio a breve, sharing, monopattini), ma ai timori di natura sanitaria si stanno oggi sostituendo quelli di natura economica, almeno per un loro utilizzo ricorrente.
“Il nuovo studio condotto con Bain & Company”, ha commentato il Presidente ANIASA Alberto Viano a margine della presentazione, “certifica la centralità dell’auto nella mobilità degli italiani, il ritorno a una crescita della propensione verso la pay-per-use mobility e il clima di incertezza economica destinato a frenare il mercato degli acquisti anche nei prossimi mesi. Dati, questi, che rendono ancora meno comprensibile la scelta del Governo di escludere i veicoli a noleggio e le auto aziendali dagli incentivi. Il noleggio resta il principale strumento in grado di favorire la transizione ecologica del nostro parco circolante e di accelerare il ricambio dei veicoli più inquinanti con quelli ibridi ed elettrici”.
Gli utenti di mobilità si mantengono scettici verso l’acquisto di una nuova automobile: ben il 55% del campione (in leggero calo rispetto al 57% dell’anno scorso) non ha preso neanche in considerazione l’acquisto di una vettura nuova, e come prima motivazione si conferma l’incertezza economica (33%), seguita dall’attesa di un calo dei prezzi (26%) in un futuro prossimo.
Non è un caso se il 51% degli intervistati considera l’incentivo governativo un prerequisito per valutare se, o meno, acquistare un’auto nuova. In sostanza gli italiani quando valutano un’auto si concentrano su prezzo e risparmio sui consumi, oltre che sulla sicurezza.
“L’ascolto costante delle esigenze dei consumatori si conferma centrale nella definizione di un’offerta di mobilità che sia realmente efficace. La transizione ecologica non è solo opportuna, ma anche necessaria. È però imprescindibile che questa avvenga di pari passo con una corretta informazione dei clienti e con lo sviluppo delle precondizioni a supporto.
Con l’obiettivo quindi di garantire a tutti il diritto alla mobilità non è solo cruciale lavorare sulla disponibilità di colonnine e infrastrutture, ma in modo più ampio anche sulla creazione di offerte di prodotto modulate sulle specifiche esigenze dei diversi gruppi di clienti: percorrenze elevate, ma anche tragitti ridotti, capacità di spesa superiore, ma anche quella più contenuta”, spiega Gianluca Di Loreto, Partner Bain & Company.
Auto Ibride ed Elettriche: Perché Scegliere il Noleggio a Lungo Termine
Le auto ibride e quelle elettriche sono sempre più richieste. Un mercato relativamente nuovo, che propone moltissime soluzioni e alternative. Ci sono svariate categorie di questi veicoli, e tutte hanno delle caratteristiche da prendere in considerazione. Ma non solo. Quando si parla di auto ibride ed elettriche, si devono considerare anche i pro e i contro dell’acquisto definitivo. Perché anche in questo caso le alternative non mancano. In questo articolo, infatti, andremo a spiegarti le differenze fra le varie tipologie di modelli ibridi ed elettrici, perché sceglierne uno, e soprattutto perché conviene optare per il noleggio a lungo termine.
Auto ibride ed elettriche: le caratteristiche principali
Partiamo innanzitutto dallo spiegare quali sono le principali differenze fra auto elettriche ed auto ibride. La definizione di auto elettrica è molto semplice. Un veicolo che fa affidamento totale sulla tecnologia Electric, senza alcun tipo di alternativa per l’alimentazione. Per guidarla è sufficiente ricaricare il pacco batteria, e si dispone di un mezzo che garantisce zero consumi e zero emissioni di Co2. Le auto ibride, invece, sono vetture che fanno affidamento su due motori: uno elettrico, e uno termico. Esistono diverse tipologie di veicoli ibridi, andiamo a vederli insieme.
Mild Hybrid: le auto ibride leggere
Le auto con tecnologia Mild Hybrid, o “ibride leggere“, sono i veicoli in cui è il motore trazionale a venire supportato dalla componente elettrica. È la tipologia ibrida più semplice. Il motore elettrico (da 12 o da 48 Volt)
infatti, non è dotato di una potenza sufficiente per muovere il
veicolo, ma in questo caso la componente elettrica supporta nella sola
fase iniziale il motore termico. Partecipando alla trazione nello sforzo da 0 a 30 Km/h.
Le
batteria delle auto Mild Hybrid non vanno ricaricate. Il sistema di
ricarica, infatti, fa affidamento esclusivamente sulla decelerazione e
la frenata dell’auto. Non è possibile, quindi, viaggiare
unicamente sfruttando il motore elettrico (a differenza dei modelli
ibridi Plug-in). Ciò nonostante la riduzione di consumi e di emissioni. Soprattutto per coloro che guidano molto in strade urbane, in cui il mezzo è costretto a soste e ripartenze ripetute. Quasi tutte le auto diesel oggi stanno diventando man mano Mild Hybrd, vedi ad esempio i nuovi motori presentati da Audi, BMW e Volvo.
Full Hybrid: la tecnologia Toyota
Nelle auto con tecnologia Full Hybrid il veicolo è alimentato principalmente dal motore termico che viene continuamente supportato dal motore elettrico. La componente elettrica può infatti sia intervenire supportando la trazione, sia entrare in modalità 100% Electric. In quest’ultimo caso, però, l’autonomia del motore elettrico è di pochi chilometri. Come nel caso delle Mild Hybrid, anche le batterie di queste vetture non devono essere ricaricate. Perché sfruttano la fase di decelerazione, convertendo il calore sprigionato in energia elettrica. I vantaggi in termine di riduzione dei consumi e delle emissioni sono più alti della soluzione Mild Hybrid. Un esempio di auto Full Hybrid si trova in tutta la gamma Toyota e Lexus.
Plug-in Hybrid: le ibride ricaricabili
L’ultima categoria di auto ibride, invece, è quella ricaricabile alla spina: le ibride Plug-in.
Le altre tipologie di veicolo ibrido che abbiamo citato, infatti,
necessitano dell’intervento del motore termico per ricaricare il pacco
batterie. Le auto ibride plug-in, invece, possono essere sia ricaricate
dal motore termico sia collegate ad apposite colonnine di ricarica, o ad una presa di corrente domestica. Ma non è il solo vantaggio di questa categoria. La percorrenza
a regime totalmente elettrico di queste vetture, infatti, è molto più
lunga. Le attuali ibride plug-in sono dotate, per la maggior parte dei
casi, con un pacco batterie a ioni di litio dai 10 kWh ai 20 kWh. Per una percorrenza fino a 50 Km con solo il motore elettrico.
In alcuni rari casi, specie nei Suv di grandi dimensioni, si arriva a montare un pacco batterie dai 25 kWh ai 35 kWh arrivando così a raggiungere i 100 Km di autonomia. Come ad esempio sulla nuova Mercedes GLE Hybrid. Il che consente un risparmio di emissioni e consumi altamente superiore.
Gli svantaggi di acquistare un’auto ibrida o elettrica
Come abbiamo visto, scegliere vetture elettriche o ibride comporta grossi vantaggi nella mobilità quotidiana per chi le guida. Oltre al risparmio di emissioni e consumi le prestazioni sono molto migliori dei tradizionali veicoli con solo motore termico a benzina o diesel. Ma compresa la convenienza, e scelto un modello, per quale tipo di soluzione optare? Conviene l’acquisto? La verità è che, in questo momento di transizione, acquistare un’auto elettrica o ibrida presenta dei rischi. Partiamo dall’aspetto economico, i prezzi delle auto ibride ed elettriche sono ancora molto alti rispetto al medesimo modello con solo motore termine. Una realtà che rimane ingombrante per molti automobilisti, nonostante gli incentivi statali. La svalutazione commerciale, inoltre, potrebbe essere molto rapida proprio perché ci troviamo di fronte ad un periodo di continua evoluzione. Con molti nuovi modelli in uscita e con tecnologie migliori sia nella performance sia nei tempi di ricarica del pacco batteria. Infine una delle principali preoccupazioni, che in pochi considerano, è quella del calo di performance del pacco batteria con il passare degli anni. Senza considerare l’eventuale onere economico da sostenere se si dovesse fare un sinistro e danneggiare il pacco batteria.
Auto Ibride ed Elettriche: perché scegliere il Noleggio a Lungo Termine
Come si fa, quindi, a coniugare i vantaggi delle auto ibride ed elettrice, evitando gli inconvenienti legati all’acquisto? La risposta è semplice: scegliendo il noleggio a lungo termine. Questa soluzione ti consente di risparmiare notevolmente sui costi di mantenimento dell’auto, e di fare allo stesso tempo una scelta eco-friendly, senza sobbarcarti l’onere di una spesa ingente e tutta una serie di incombenze legate alla gestione. Inoltre con il noleggio a lungo termine eviti sia i rischi legati al calo di performance del pacco batteria nel tempo sia il rischio di un importante costo di ripristino del pacco batteria in caso di sinistro grazie all’assicurazione Kasco inclusa nel contratto. Scegliendo la nostra soluzione di noleggio a lungo termine potrai fare affidamento su varie soluzioni per la tua mobilità. Come l’inclusione della manutenzione ordinaria e straordinaria, e tanti altri servizi inclusi nel contratto. La domanda a questo punto è: cosa stai aspettando?
Golf Hybrid e Golf GTE: Provale con il Noleggio a Lungo Termine
Volkswagen ha presentato sul mercato due diverse versioni ibride plug-in per la nuova Golf 8. La Golf eHybrid e la Golf GTE. Due modelli che utilizzano lo stesso powertrain, ma con due regolazioni diverse. E che presentano molte caratteristiche interessanti da valutare: facciamolo insieme.
Golf eHybrid e GTE: caratteristiche tecniche e autonomia in elettrico
Partiamo innanzitutto dalla motorizzazione di queste vetture. Come tutte le auto ibride, la Golf eHybrid e la Golf GTE sono alimentate sia da un motore elettrico sia da un motore termico. Entrambi i modelli dispongono di una batteria al litio ricaricabile esternamente, posizionata sotto il divano posteriore. La capacità è stata notevolmente aumentata rispetto alle Golf 7 Plug-in. La batteria infatti raggiunge un totale di 13 kWh, il 50 percento in più rispetto al passato. La potenza di sistema sviluppata dal sistema ibrido della Golf eHybrid è di 204 CV (150 kW) e 350 Nm, mentre quella della Golf GTE è di 245 CV (180 kW) e 400 Nm. Anche l’autonomia di percorrenza in elettrico cambia da un modello all’altro. La nuova Golf eHybrid arriva a percorrere 80 km in solo elettrico, e un’autonomia complessiva di 870 Km; mentre la Golf GTE ha una percorrenza in elettrico di 62 km, e un’autonomia complessiva di 745 km.
Le prestazioni delle nuove Volkswagen Golf Hybrid Plug-in
La sinergia ibrida di questi nuovi modelli Plug-in di Golf fa affidamento su di un motore 1.4 TSI (EA211) da 150CV (110 kW) e un motore elettrico HEM80evo. Quest’ultimo è in grado di erogare un picco di potenza fino a 110CV (80 kW). Il motore TSI, inoltre, sviluppa una coppia massima di 250 Nm. Mentre l’HEM80evo arriva fino a 330 Nm. Grazie ad una specifica applicazione software, inoltre, sulla Golf GTE l’azione combinata dei due propulsori permettere di raggiungere una potenza più elevata. Passiamo invece al capitolo prestazioni. La Golf eHybrid ha un’accelerazione che va da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi, e raggiunge una velocità massima di 220 km/h. La GTE, invece, più sportiva e potente, raggiunge va da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi, e tocca una velocità massima di 225 km/h. Per quanto riguarda i consumi, invece, quelli della eHybrid sono di 1,4 – 1,2 l/100 km (ciclo combinato NEDC). Mentre il consumo di energia è di 11,6 – 11,0 kWh/100 km. La Golf GTE invece ha un consumo di 1,7 l/100 km (NEDC) di carburante, e 12,4 kWh/100 km di energia elettrica. Le emissioni di CO2, infine sono pari a 31 – 28 g/km per la Golf eHybrid, e a 38 g/km per la Golf GTE.
E-Mode, Hybrid e Sport: le tre modalità di guida ibrida
Le modalità di guida sulla Golf eHybrid e sulla Golf GTE sono tre. La E-Mode, ovvero la marcia esclusivamente elettrica. La Hybrid, che mette l’auto in modalità di commutazione automatica o manuale tra motore elettrico e motore TSI, integrando le vecchie modalità Battery Hold e Battery Charge. Infine, la vecchia modalità GTE adesso, in entrambi i modelli, rientra nel nuovo profilo di guida Sport. Inoltre, la dotazione tecnologica di questi modelli prevede una strumentazione digitale da 10,0 pollici (Digital Cockpit Pro), un display infotainment sempre da 10,0 pollici, e il volante multifunzione.
Modalità e tempi di ricarica della Golf eHybrid e della Golf GTE
Essendo dei modelli ibridi Plug-in, sia le batterie della Golf eHybrid che della GTE si ricaricano esternamente. Attraverso la presa posizionata nel parafango anteriore, dal lato del guidatore. Basta collegare il cavo ad una presa di corrente alternata (AC) da 2,3 o 3,6 kW. Con la rete domestica da 230 volt a 2,3 kW, il tempo previsto per la ricarica a batteria completamente scarica è di in cinque ore. Ma in generale i tempi di ricarica possono variare. Se come fonte di energia viene impiegata, per esempio, una wallbox Volkswagen, oppure una stazione di ricarica da 360 volt ( con cavo di ricarica predisposto per 3,6 kW) il tempo si riduce a tre ore e 40 minuti per una ricarica completa.
Perché scegliere il Noleggio a Lungo Lermine per guidare la Golf eHybrid e la Golf GTE
Scegliere un’auto ibrida come i nuovi modelli Golf Plug-in presentati da Volkswagen, comporta molti vantaggi dal punto di vista dei consumi e del risparmio di emissioni. Ma anche molte incognite legate all’acquisto definitivo. Queste auto in generale hanno ancora dei prezzi piuttosto alti per il mercato attuale. Le Volkswgen Golf ibride plug-in eHybrid e GTE, ad esempio, sono in vendita con prezzi che vanno dai 38.100 € per l’allestimento Style della eHybrid, ai 43.400 € della GTE. Inoltre in caso di calo di prestazioni del pacco di batterie —a causa del consumo— o di un danno dovuto ad un sinistro, i costi da affrontare per il ripristino del sistema sono piuttosto alti. La soluzione migliore, quindi, è optare per il noleggio a lungo termine. Con le nostre soluzioni, ad esempio, puoi guidare queste vetture senza lo stress di sobbarcarti costi alti, e beneficiando di tutta una serie di servizi pensati per ottimizzare la tua mobilità. Come ad esempio manutenzione ordinaria e straordinaria, e tanti altri benefit inclusi nel contratto.
Audi A3 Sportback Ibrida: Vantaggi e Caratteristiche
È giunto il momento, dopo aver esaminato nel dettaglio la nuova Audi Q5 Sportback, di analizzare insieme la nuova Audi A3 Sportback Ibrida nella sua recente motorizzazione hybrid plug-in. Il modello sportivo 2020 della nuova Audi A3 Sportback, infatti, presenta molte caratteristiche interessanti. Che meritano grande attenzione.
Audi A3 Sportback: allestimenti e versioni
Al momento dell’uscita l’Audi A3 Sportback includeva solo le varianti 35 TFSI (1.5 litri benzina da 150 CV), 30 e 35 TDI (2.0 litri da 116 e 150 CV). Si sapeva già, però, che dopo l’estate il comparto si sarebbe arricchito di parecchio con diverse uscite: 30 TFSI 1.0 litri tre cilindri da 110 CV, 35 TFSI Mild Hybrid, 40 TDI 2.0 litri da 190 CV con trazione quattro, 30 g-tron da 131 CV, alimentata a metano, Plug-in 1.4 TSI da 204 e 245 CV ibride Plug-in e della sportiva S3 2.0 litri TFSI da 310 CV. Partiamo però dall’analizzare l’allestimento della versione base. Che presenta cerchi in lega da 16″, un pacchetto di gruppi ottici anteriori a Led, e un particolare sensore luci e pioggia. Inoltre abbiamo degli specchietti elettrici riscaldabili e ripiegabili, gli interni in tessuto, e un quadro strumentazione digitale 10,25 pollici. Il climatizzatore, poi, è manuale, ed è presente un impianto MMI radio Plus con servizi Audi Connect e display da 10,1 pollici. Il comparto tecnico base prevede inoltre il cruise control, l’Audi Pre Sense Front e il Lane Departure Warning.
Business, Business Advanced ed S Line Edition: gli allestimenti superiori
Subito dopo la versione base, abbiamo la Business. Questo allestimento di Audi A3 Sportback prevede diverse aggiunte. Innanzitutto quelle del sistema di navigazione MMI Plus e dell’Audi Connect navigation&Infotainment. Poi è disponibile una interfaccia per lo smartphone, il Virtual Cockpit, il cruise control adattivo con funzione Stop&Go per i modelli S-Tronic. L’allestimento, infine, si completa con la presenza deo sensori di parcheggio posteriori. Passiamo poi alla versione Business Advanced. Che arricchisce il modello con dei cerchi in lega da 18″ e il sistema di parcheggio Plus. Il design, inoltre, risulta più curato nei dettagli: con le finiture esterne lucide e i battitacco di alluminio. L’allestimento top di gamma, invece, è l’S line Edition. Che riporta le caratteristiche del Business Advanced, ma con assetto sportivo. Quindi con paraurti sportivi, l’Audi Drive Select, i cerchi in lega da 18″ specifici, le finiture esterne nere e grigio platino, e specifici dettagli dedicati nelle finiture interne.
A3 Sportback Ibrida: i dettagli e le performance della batteria
Veniamo quindi alla versione ibrida Plug-in di questa nuova generazione di Audi A3 Sportback. Che arriverà nelle concessionarie proprio questo Novembre, nella sua prima versione: 40 TFSI. Equipaggiata con una batteria da 13 kWh (un aumento della capacità del 48% rispetto alla vecchia A3 plug-in), questa ibrida può percorrere fino a 67 km in elettrico nel ciclo Wltp (78 nel ciclo Nedc). Il ripristino della batteria—tramite cavo di ricarica da 230 Volt di serie— sfrutta la potenza massima di 2,9 kW. E ci vogliono quattro ore per raggiungere una ricarica completa. Il modello può contare su 204 CV di sistema. Che è formato da un 1.4 TFSI da 150 CV e 250 Nm, in coppia con un motore elettrico da 80 kW e 330 Nm. Il cambio doppia frizione S tronic, inoltre, è a sei rapporti. Parliamo delle prestazioni. La nuova Audi A3 Sportback plug-in va da 0-100 km/h in 7,6 secondi, raggiungendo una velocità massima di 227 km/h (quella in elettrico è di 140 km/h). Quando le batterie sono cariche, i consumi dichiarati sono di 1,4/1,5 l/100 km. Mentre le emissioni di CO2, a seconda dell’allestimento, spaziano dai 30 ai 34 gm/km. Capitolo design. Nei materiali per i rivestimenti interni dei sedili è stato utilizzato il Pet riciclato, mentre le modanature della plancia e dei pannelli porta presentano una finitura blu che le attraversa completamente. Gli esterni sono ben riconoscibili dai 15 elementi singoli a Led che compongono il sistema di luci diurne. Il bagagliaio è ridotto rispetto al modello base: con una capacità di carico che va da un minimo di 280 a un massimo di 1.100 litri. La strumentazione prevede schermate interamente dedicate all’ibrido. Nel virtual cockpit, e nello schermo centrale da 10,1″, si possono visionare informazioni sullo stile di guida, sullo stato della batteria, e sui flussi di energia.
Audi A3 Sportback Ibrida Plug-in: perché scegliere il Noleggio a Lungo Termine
Al momento del lancio in Italia, la versione plug-in della nuova Audi A3 Sportback Plug-in si potrà acquistare a partire 39.200 euro. Un prezzo piuttosto importante, soprattutto se consideriamo il fatto che stiamo parlando di auto ibride. Al momento, infatti—nonostante innumerevoli vantaggi legati ad emissioni e consumi—l’acquisto definitivo di un’auto ibrida presenta delle criticità. Il rapido deprezzamento dovuto alle continue migliorie tecnologiche sui nuovi modelli ibridi, o i costi elevati di riparazione e ricambio del pacco batteria, per fare due esempi. La soluzione migliore per guidare questo modello, quindi, è quella di optare per la soluzione del noleggio a lungo termine. I vantaggi sono moltissimi. Innanzitutto perché ti libera dall’incombenza di una spesa variabile e ingente (lo sappiamo che le nuove tecnologie sono sempre vulnerabili all’inizio), e poi perché puoi beneficiare di una serie di servizi pensati appositamente per te e per semplificare la tua mobilità. Scopri la nuova Audi A3 Sportback Hybrid, con il noleggio a lungo termine avrai tanti vantaggi e zero pensieri!
Prova la nuova Audi Q5 Sportback con il Noleggio a Lungo Termine
Dopo l’avvento della SQ8, e della Q3 Sportback, Audi continua ad arricchire la sua gamma di Suv sportivi. A pochi mesi dal debutto della Q5 Restyling, arriva infatti la nuova Audi Q5 Sportback. Ultimo tassello di un tridente pensato per soddisfare il gusto di coloro che amano i SUV grintosi. La Q5 Sportback, oltre a rappresentare la variante di mezzo di questa gamma, porta in dote molte caratteristiche interessanti. Sia nell’estetica del design, che nelle funzionalità. Andiamo quindi ad analizzarle insieme.
Tecnologia Oled e tre varianti di assetto: il design sportivo della nuova Audi Q5 Sportback
Partiamo dall’aspetto e dai dettagli estetici di questo nuovo Suv-coupé Audi. La carrozzeria nelle dimensioni è praticamente identica a quella della Q5 di partenza. Sebbene la lunghezza (4,69 metri) sia maggiore di otto millimetri rispetto al modello base, larghezza (1,89 metri), altezza (1,66) e passo (2,82) sono gli stessi. Il design, però, presenta i tratti distintivi della linea sportiva dei Suv Audi: con linee sfuggenti che conferiscono un’impronta dinamica e aggressiva. I dettagli ereditati dalla nuova Audi Q5 Sportback, però, non si fermano qui. Come ad esempio i gruppi ottici posteriori con tecnologia Oled, presi direttamente dall’Audi A8. La grafica tripartita delle luci innerva tre diverse modalità luminose, che si intersecano in diverse sequenze di accensione abbinate alle varie funzioni. Come la “leaving home“, la “coming home” o la modalità guida dynamic. Molto interessante è anche il nuovo sistema di segnalazione di prossimità: quando l’auto è ferma, e un veicolo si avvicina a meno di due metri dall’auto, tutti i led si attivano contemporaneamente. Per quanto riguarda l’assetto, invece, l’Audi Q5 Sportback presenta tre varianti. Quello sportivo di serie, quello dotato di ammortizzatori idraulici, e l’opzione arricchita con sospensioni pneumatiche adattive. Quest’ultima soluzione consente di abbassare il corpo vettura di 15 millimetri per la guida dynamic, di alzarlo di 45 millimetri per la guida fuoristrada, oppure di abbassare solamente l’asse posteriore di 55 millimetri per consentire un carico del bagagliaio (capacità minima di 510 litri, che arrivano fino a 1.480 con i sedili posteriori abbattuti) più agevole.
Motorizzazioni: le novità presenti sull’Audi Q5 Sportback
Al momento dell’uscita, sarà disponibile solamente il 2.0 TDI con sistema Mild Hybrid a 12 volt (204 CV e 400 Nm). Ma più avanti la gamma si arricchirà con la nuova motorizzazione entry level 2.0 TDI 163 CV, il 3.0 V6 TDI con impianto mild hybrid a 48 volt, due differenti powerstep del 2.0 turbobenzina TFSI, e due motorizzazioni ibride plug-in i cui livelli di potenza saranno simili a quelli della Q5 (299 e 367 CV) e dalla SQ5 TDI.
Il sistema di lancio è settato in abbinamento con la trazione integrale inseribile quattro ultra, e ad un cambio doppia frizione a sette marce S tronic.
Può contare, inoltre, su un alternatore starter che recupera energia e
la immagazzina in una batteria agli ioni di litio. Questo ibrido leggero
consente quindi di procedere a motore termico spento quando viene
lasciato il pedale del gas. E di attivare lo start&stop in prossimità dei 22 km/h. Per un impatto molto significativo sui consumi nell’utilizzo in città. Un altro capitolo nell’analisi della nuova Audi Q5 Sportback,
inoltre, va dedicato al sistema di iniezione dell’AdBlue nell’impianto
di scarico. Un quattro cilindri TDI, omologato Euro 6d, che fa affidamento su un doppio dosaggio dell’urea. Consentendo una riduzione significativa delle emissioni.
Connettività e assistenza alla guida: le svolte tecnologiche di Audi Q5 Sportback
Passiamo adesso alla dotazione tecnologica di questo modello. Partiamo dai sistemi Adas: il nuovo Suv-coupé Audi, è dotato dei sistemi Audi pre sense city, cruise adattivo, traffic jam assist e active lane assist. Su richiesta del cliente, inoltre, il sistema di assistenza alla guida può essere arricchito con assistenza alla svolta, avviso di uscita, e Collision avoid assist con sterzata automatica. Ma è soprattutto la disponibilità alla comunicazione Car-to-X che colpisce. Questo sistema, infatti, mette in connessione i veicoli Audi con la stessa tecnologia. Consentendo di ottenere informazioni su condizioni atmosferiche, pericoli limitrofi, limiti di velocità, e parcheggi. Per quanto riguarda la connettività, questo modello dispone di un’architettura elettronica Mib 3, dell’innovativo Audi virtual cockpit plus con display da 12,3″ e lo schermo touch dell’infotainment da 10,1″. Il sistema della nuova Q5 Sportback offre ricarica induttiva, connettività Android Auto e Apple CarPlay, riconosce comandi vocali di uso comune, ed è in grado di registrare fino a sei diversi profili di guidatori. Questo significa che le determinate preferenze di guida di ogni membro della famiglia sono riconoscibili: regolazione del sedile, climatizzazione, preferenze musicali, o destinazioni frequenti.
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Questo modello, insomma, è perfetto per tutti coloro che amano le auto sportive, non rinunciando ad un’esperienza di guida sicura, e piena di comfort innovativi. Vuoi provare e goderti tutto questo senza il peso di tutto ciò che implica l’acquisto? Scegliendo la nostra offerta di noleggio a lungo termine potrai farlo senza pensieri, contando su varie soluzioni per la tua mobilità, che comprendono l’inclusione della manutenzione ordinaria e straordinaria, e tanti altri servizi.